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sabato 3 agosto 2013

ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

L'importanza delle vicende nazionali di questi giorni  mi ha fatto trascurare le vicende di Banca delle Marche ( ubi Silvius, Maximus (Bianconi) cessat.).Il mio ultimo articolo, infatti, è del 27 Luglio. Apro la procedura e vedo che esso è stato visualizzato 151 volte, un successo clamoroso. Un successo clamoroso dovuto al fatto - ve lo dico io - che esso è stato  segnalato e ripreso nel lungo, articolato, chiaro articolo a firma Marco Ricci apparso sull'ultimo numero di Cronache Maceratesi . E allora facciamo il punto della situazione:
- i grillini si sono accorti che la situazione di Banca delle Marche è tragica. Meglio tardi che mai, lo dico senza ironia, ma se si fossero documentati un po' meglio avrebbero visto che Cronache Maceratesi dedica all'argomento, da mesi, un articolo praticamente tutti i giorni. Per quanto mi concerne, non pretendo ovviamente di essere conosciuto e letto nelle Marche, anche perché il mio blog è uno strumento che ha finalità diverse e, soprattutto, visibilità e diffusione diverse rispetto ad organi di stampa ufficiali. Per onore di verità, peraltro, non posso non ricordare che il primo articolo sull'argomento l'ho scritto in data  27 Febbraio 2010 - tre anni e mezzo fa - dal titolo"Balducci, Anemone e Banca delle Marche" e che prima ancora mi ero occupato delle vicende della SE:BA.
- l'avvocato Paolo Tanoni ha presentato in una conferenza stampa del 30 luglio la cordata di imprenditori marchigiani (sembra ne siano stati contattati 150) che dovrebbe costituire il "nucleo" sul quale la banca possa contare per perfezionare l'aumento di capitale salvaguardando la "marchigianità"della banca. E' mia personale convinzione che, al di là degli intenti, si sia ancora in alto mare nella pratica attuazione degli impegni.
- il 1 Agosto la Banca ha emesso un comunicato nel quale il dato che emerge su tutti  è che "le rettifiche nette su crediti", per quanto attiene al primo semestre 2013, sono stimabili in un range compreso tra i 250 e i 300 milioni (+ 25/30% rispetto alle previsioni). Da parte mia aggiungo che non vorrei si sottostimasse l'impatto che la crisi ha sui livelli di contenzioso per così dire"fisiologico". E' un problema che riguarda tutte le banche e che non deve essere minimamente sottovalutato. I bilanci sono una cosa seria e chi ne è responsabile non deve dimenticare mai che debbono essere redatti con prudenza, trasparenza e verità E mi dispiace autocitarmi ma nel post del  29 Luglio 2012 nel quale commentavo l'uscita di scena di Bianconi, la cui ultima semestrale chiudeva, come sempre in passato, in utile, scrivevo: "Mi auguro soltanto che il bilancio  della Banca delle Marche non riservi sorprese. Talvolta capita" E se è capitato visto che il bilancio di fine esercizio ha chiuso con una perdita consolidata di 528 milioni, visto che non era più possibile fare il gioco delle tre carte per mancanza del principale dei protagonisti"
Comunque sembrerebbe che qualche luce ci sia visto che la raccolta è cresciuta. Il contemporaneo calo degli impieghi ha consentito di recuperare 1,7 miliardi di "gap funding"con minori tensione del "tesoriere" dell' Istituto per minori necessità  di accendere finanziamenti.
- sempre lo stesso comunicato reca notizie intorno al piano industriale 2013/2016. Per i dettagli rimando all'esauriente ed esaustivo articolo a firma Marco Ricci comparso su Cronache Maceratesi. Sono state confermate le precedenti indicazioni: vendita di asset non strategici e ricorso al fondo di solidarietà per un certo numero di dipendenti (300 circa che uniti ai 400 che dovrebbero uscire con la vendita di 50 Filiali fanno dimagrire l'Istituto in maniera consistente) Quanto al ricorso al fondo di solidarietà, i dipendenti non hanno niente da temere; il fondo copre bene e, a meno che non arrivi un'altro/a sprovveduto/a alla Fornero, circostanza che reputo improbabile, "l'andare sul fondo" può costituire per molti dipendenti un gradevole modo di anticipare il pensionamento. Del resto la banca deve "dimagrire" ed è bene che i sindacati se ne rendano conto evitando posizioni pregiudiziali. L'importante è giocare a carte scoperte e non truccate tra azienda e sindacato.      
- rimane sempre necessario, ovviamente, perfezionare entro l'anno l'aumento di capitale di 300 milioni + la delega ad un ulteriore aumento di capitale o  emissione di obbligazioni convertibili per altri 100 milioni.
- un ulteriore dato, non positivo: il prestito obbligazionario emesso lo scorso Giugno per riportare il Total Capital Ratio sopra l'8%  è rimasto sottoscritto per soli 25 milioni( 10 milioni la Fondazione di Pesaro e 15 quella di Jesi) Macerata e Intesa San Paolo non hanno sottoscritto e  questo, al di là delle cifre, è segno di divergenza di vedute.
- ritorno in utile nel 2015 secondo il piano. Io sono sempre scettico in merito alla puntuale realizzazione degli obbiettivii; l'importante che la Banca cambi rotta decisamente dopo aver cambiato i timonieri.
Infine le ultime notizie: i sindacati hanno proclamato scioperi dopo l'incontro con l'azienda avvenuto ieri motivandoli con le solite manfrine. E tempo. in questo Paese che si finisca di fare il gioco delle parti. Ci si metta seriamente a discutere a tavolino, discutere e ridiscutere e poi, solo poi, si prendano decisioni operative. Quello che preoccupa i sindacati è la necessità, fatta loro presente, di ridurre il valore di rischio delle attività di 1,5 miliardi. Se si dimagrisce, non è un male se serve a ridurre il peso per riportarlo a valori più vicini alla normalità. Niente pregiudiziali cari sindacati altrimenti tra pochi anni verrete ricordati come reperti di archeologia industriale.
L'Espresso, intanto, torna ad occuparsi di Bianconi con un servizio di  4 pagine, articolo che non ho ancora letto. Sono abbonato all'Espresso e dovrei ricevere la copia il venerdì; quasi sempre la trovo il lunedì.
Infine mi piace ringraziare la Direzione e la redazione di Cronache Maceratesi, in particolare Marco Ricci, che hanno ritenuto interessante per la comprensione dei fatti segnalare e riportare il mio articolo sulla "scoperta" da parte dei "grillini" della situazione di Banca . Marche. In democrazia tutte le voci di libera espressione del pensiero sono importanti, specie nei momenti in cui da parte delle "ELITES"(si fa per dire) sono forti le tentazioni di soluzioni autoritarie. Mi fa piacere essere una di quelle voci e mi fa ancor più piacere che me lo si riconosca.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

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